Nasco ad Aosta nel lontano 1963 e da 32 anni sono immerso anima 'e core nella musica.
Una
passione talmente forte che sfogo praticando l'arte del deejaying attraverso
l'etere e naturalmente i set. Insomma, giro manopole e trasmetto sensazioni
grazie ad un microfono. La svolta professionale più importante la vivo grazie
all’arrivo del web e alla conseguente possibilità di frequentare altre realtà
musicali fino ad allora sconosciute, floridi sottoboschi lontani dallo showbiz
imperante. Nel marzo del 1999 nasce la mia prima avventura “fuori dal sistema”,
Radiolibre, trasmissione in onda fino al 2002 su TIR Aosta. Nello stesso
periodo ottengo diverse soddisfazioni professionali anche dal versante club e
da quello legato alla realizzazione di “cronache” musicali per diverse riviste
del settore. Purtroppo l’imbarbarimento culturale del Bel Paese ha progressivamente
limitato la possibilità di creare radio in maniera indipendente, affrancate
dalle logiche dei soliti manager discografici e libere, libere esattamente come
le emittenti che segnarono la seconda metà degli anni 70, anticipando di tre
decenni il coinvolgimento attivo di Facebook o Twitter. La speranza a questo
punto sta nella rete, non a caso da qualche anno esiste un social web radio,
Spreaker, che si occupa di dare spazio alle piccole realtà autonome.
Trasmettere è piuttosto semplice, grazie al software “Spreaker Studio per
desktop”, vero ponte tra l’utente ed il pubblico. Io, naturalmente, ci ho
collegato la mia consolle. Ora, gli amici del network devono vivere grazie alla
loro creatura, per cui, oltre al free account (10 ore totali a disposizione),
propongono degli ottimi abbonamenti che consentono addirittura di andare in
onda 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Pertanto io cerco fondi per accedere al piano
Anchorman (399 euro annuali) e per recuperare un notebook (anche usato,
preferibilmente un Mac) da dedicare esclusivamente alla messa in onda di
Coumbeat Radio.